L’associazione Castellarte durante le varie edizioni del festival ha portato avanti iniziative che andavano ben oltre l’aspetto artistico. Infatti, dal 1997, il festival Castellarte diventa una rassegna che pone l’attenzione ogni anno su un tema di rilevanza socio-culturale differente. A questo si accompagnano negli anni attività, laboratori e workshop differenti.

L’edizione del festival 2009 ha per titolo “La nave dei folli” ponendo l’attenzione sulla “Legge Basaglia” e le problematiche relative alla salute mentale. Nell’occasione, da un’idea dell’antropologo Carlo Preziosi, viene proposto un workshop cinematografico dal titolo “Filmare un evento”. Tale workshop ha la durata di 4 mesi e le lezioni ed i laboratori vengono ospitati nella chiesa di San Giovanni a Capocastello di Mercogliano grazie alla disponibilità di Don Vitaliano Della Sala. Il caso vuole che tra i coloro che hanno contribuito alla buona riuscita del workshop ci sia il regista Gabriele Palmieri che nel 1997 gira il documentario “Leros, il sole e l luna” che ha come oggetto l’ospedale psichiatrico dell’isola di Leros chiudendo il cerchio con la tematica del festival.

Tornano al workshop, l’obiettivo era, come suggerisce il titolo, filmare un evento come quello di Castellarte ma più in particolare mettere in evidenza il contesto umano e sociale in cui l’evento artistico si calava. Il festival diventa quindi il pretesto per dedicare attenzione sugli aspetti della realtà comunitaria nella quale si cala la manifestazione.

Nell’occasione vennero realizzati 9 film-documentari che in qualche modo, anche se realizzati da menti diverse, con obiettivi differenti e senza intenzione c’è una sorta di CONNESSIONE tra l’uno e gli altri. E per chi vive o ha vissuto o conosce i luoghi, le persone, le tradizioni che sono protagonisti di tali filmati tale CONNESSIONE viene percepita in maniera del tutto naturale. 

Su questa esperienza è stato realizzato il libro “Mercogliano, tra antropologia e cinema del reale” con allegato il DVD dei film-documentari.